“ho sofferto per molte disgrazie che non si sono mai verificate” (cit. Mark Twain)
Esiste un’ansia buona e una cattiva ? la risposta è si.
L’ansia è una normale reazione dell’organismo a situazioni di stress, ha una funzione adattiva che permette all’individuo di mettersi in guardia rispetto a situazioni potenzialmente pericolose, dandogli la possibilità di reagire con modalità che possono evitare il pericolo.
L’ansia nasce quindi dal prefigurarsi un pericolo imminente, la differenza fra paura e ansia è che la prima è una risposta emotiva a una minaccia reale o percepita, mentre l’ansia è l’anticipazione di una minaccia futura che potrebbe anche non verificarsi mai.
Quando l’ansia è buona, ci aiuta ad attivarci per raggiungere gli scopi che ci siamo prefissati, come impegnarci per superare un esame o per finire un progetto importante. Questo tipo di ansia ha una durata limitata nel tempo e finisce una volta portato a termine il compito.
Quando l’ansia perdura nel tempo può provocare quello che viene definito distress, quindi uno stress negativo che può avere effetti nocivi sul nostro corpo, oltre che sulla nostra mente
I principali disturbi d’ansia sono:
Disturbo Ossessivo Compulsivo: presenza di ossessioni, compulsioni o entrambi:
le ossessioni sono definite da:
- pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati
- la persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè mettendo in atto una compulsione
Le compulsioni sono definite da:
- comportamenti ripetitivi (es lavarsi le mani, riordinare o controllare) o azioni mentali (es. pregare, cantare, ripetere certe parole)che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto in risposta a un’osservazione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente
- i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre l’ansia o il disagio o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; tuttavia questi comportamenti o pensieri non sono legati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi
- le ossessioni o le compulsioni fanno perdere tempo o causano disagio
L’ansia e i sintomi associati creano disagio significativo e possibile compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e affettivo.
Disturbo di panico: Ricorrenti attacchi di panico inaspettati. Un attacco di panico consiste nella comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco in pochi minuti. Questo può verificarsi all’improvviso in una situazione di quiete o partire da uno stato ansioso.
Alcuni dei sintomi:
- palpitazioni
- sudorazione
- tremori
- sensazione di soffocamento
- doloro o fastidio al petto
- nauseo o disturbi addominali
- sensazione di vertigine
- brividi o vampate di calore
- formicoli o sensazione di torpore agli arti
- sensazione di depersonalizzazione (sentirsi distaccati da sé) o derealizzsazione (sensazione di irrealtà)
- paura di perdere il controllo o di impazzire
- paura di morire
L’attacco di panico può presentarsi anche di notte, quando la persona si sveglia di notte con un attacco di panico in corso.
Dopo il primo attacco di panico, può presentarsi un’ansia anticipatoria, relativa al timore che l’evento possa ripetersi, con una conseguente sofferenza e possibile compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e affettivo.
Fobia specifica: paura o ansia marcata verso un oggetto o situazioni specifiche
Alcuni dei sintomi:
- la situazione o l’oggetto fobici provocano quasi sempre immediata paura o ansia
- la situazione o l’oggetto fobici vengono attivamente evitati, oppure sopportati con ansia o paura intense
- la paura o l’ansia sono spropositate rispetto al reale pericolo rappresentato dall’oggetto o dalla situazione specifici e al contesto socioculturale
L’ansia e i sintomi associati creano disagio significativo e possibile compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e affettivo.
La fobia specifica può essere legata ad un evento traumatico, oppure alla trasmissione di informazioni , tuttavia molti individui con fobia specifica non sono in grado di ricordare la ragione specifica dell’esordio.
Disturbo d’ansia sociale (fobia sociale): paura o ansia marcata relative a una o più situazioni sociali nelle quali l’individuo è esposto al possibile esame degli altri. Gli esempi comprendono interazioni sociali (es. avere una conversazione, incontrare persone sconosciute), essere osservati (es. mentre si mangia o si beve) o eseguire una prestazione di fronte ad altri (es. fare un discorso o sostenere una interrogazione)
Alcuni dei sintomi:
- la persona teme che agirà in modo tale o manifesterà sintomi di ansia che saranno valutati negativamente (cioè saranno umilianti o imbarazzanti; porteranno al rifiuto o risulteranno offensivi per altri)
- Le situazioni sociali temute provocano quasi invariabilmente paura o ansia
- le situazioni sociali temute sono sopportate con paura o ansia intense
- la paura e l’ansia sono sproporzionate rispetto alla reale minaccia posta dalla situazione sociale e al contesto socioculturale
L’ansia e i sintomi associati creano disagio significativo e possibile compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e affettivo.
Disturbo d’ansia generalizzato: Ansia e preoccupazione che si manifestano per la maggior parte dei giorni relative ad una quantità diversa di eventi o di attività. Vi è una notevole difficoltà a controllare la preoccupazione. Tale ansia o preoccupazione è eccessiva, in termini di durata o di intensità, rispetto alla reale probabilità o impatto dell’evento temuto.
Alcuni dei sintomi:
- irrequietezza (sentirsi con i “nervi a fior di pelle”)
- facile affaticamento
- difficoltà a concentrarsi e vuoti di memoria
- irritabilità
- tensione muscolare
- alterazione del sonno
L’ansia e i sintomi associati creano disagio significativo e possibile compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e affettivo
Disturbo d’ansia da separazione: paura o ansia eccessiva e inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo che riguarda la separazione da coloro a cui l’individuo è attaccato.
Alcuni dei sintomi:
- Eccessivo disagio quando si prevede di sperimentare la separazione da casa o dalle principali figure di attaccamento
- una persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo alla perdita delle figure di attaccamento
- rifiuto o riluttanza persistente ad andare a scuola, al lavoro o altrove per paura della separazione
- eccesiva paura o riluttanza a stare da soli o senza le principali figure di attaccamento a casa o in altri ambienti
- rifiuto a dormire fuori casa o senza le principali figure di attaccamento
- ripetute lamentele di sintomi fisici quando si prevede o si verifica la separazione dalle principali figure di attaccamento
- persistente o eccessiva preoccupazione riguardo al fatto che un evento improvviso comporti la separazione dalle principali figure di attaccamento