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I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione si evidenziano attraverso una alterazione delle abitudini alimentari che si accompagna ad una estrema preoccupazione per il peso e per le forme del proprio corpo. L’insorgenza è di solito nel periodo adolescenziale con una prevalenza del disturbo nelle donne.

Tutti sono attenti al cibo e alle forme, ma quando questa attenzione diventa patologica ci sono delle caratteristiche precise che devono suonare come campanelli d’allarme.

Cos’è l’IMC o BMI (indice di massa corporea/Body mass Index) : è l’indicatore di riferimento per studi epidemiologici e di screening di obesità del Ministero della salute. L’interpretazione dell’IMC viene effettuata secondo i criteri definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che comunque definisce questa classificazione come statistica e riferibile alla popolazione. In base a questa classificazione la popolazione italiana (persone di 18 anni e più) risulta così distribuita:

  • 3% sottopeso
  • 51,5% normopeso
  • 35,5% sovrappeso
  • 10% obesa

Come si calcola l’IMC/BMI ? peso espresso in chilogrammi / (statura espressa in metri x statura espressa in metri)

Categoria BMI range (kg/m2)
Sottopeso severo < 16,5
Sottpeso da 16,5 a 18,4
Normale da 18,5 a 24,9
Sovrappeso da 25 a 30
Obesità primo grado da 30,1 a 34,9
Obesità secondo grado da 35 a 40
Obesità terzo grado > 40

Nell’affrontare i disturbi alimentari il lavoro in equipe con nutrizioniste di comprovata esperienza è di fondamentale e rappresenta un modus operandi consolidato nel tempo.

ANORESSIA NERVOSA

È caratterizzata da una restrizione nell’assunzione di calorie in relazione alla necessità, che porta ad un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo, significativamente basso, è definito come un peso inferiore al minimo normale, oppure per bambini adolescenti, meno di quello minimo previsto.

Alcuni dei sintomi:

  • Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi oppure un comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, anche se significativamente basso.
  • Alterazione del modo in cui viene vissuto dall’individuo il peso o la forma del proprio corpo. Eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell’attuale condizione di sottopeso.

BULIMIA NERVOSA

Ricorrenti episodi di abbuffata. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi i seguenti aspetti:

  • Mangiare in un determinato periodo di tempo una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte delle individui assumerebbe nello stesso tempo o in circostanze simili.
  • Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio. Per esempio, sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a  controllare cosa o quanto si sta mangiando.

Altri sintomi:

  • Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l’aumento di peso come vomito indotto, abuso di lassativi, diuretici o altri farmaci. Digiuni o attività fisica eccessiva
  • I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma o dal peso del corpo.

DISTURBO DA BINGE EATING

Ricorrenti episodi di abbuffate. Un episodio di abbuffate caratterizzato da entrambi i seguenti aspetti:

  • Mangiare in un determinato periodo di tempo una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte delle individui assumerebbe nello stesso tempo o in circostanze simili.
  • Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio. Per esempio, sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a  controllare cosa o quanto si sta mangiando.

Gli episodi di abbuffata sono associati a tre o più dei seguenti aspetti:

  • Mangiare molto più rapidamente del normale
  • Mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni.
  • Mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente affamati.
  • Mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando.
  • Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo l’episodio.

Altri sintomi:

  • È presente marcato disagio riguardo alle abbuffate.
  • L’Abbuffata non è associata alla messa in atto sistematica di condotte compensatorie inappropriate, come nella bulimia nervosa, e non si verifica esclusivamente in corso di bulimia nervosa o anoressia nervosa.
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